mercoledì

ASUS svela "AREZ", un nuovo marchio per i prodotti AMD

Gli effetti del GPP si fanno sentire sempre di più, vi avevo già parlato di cosa fosse questo programma di Nvidia in questo articolo e di quali sarebbero stati poi i risultati di questo tipo di politica, soprattutto nei riguardi del consumatore finale.
Non nascondo che avevo la speranza che i grandi brand, quelli affermati da anni sul mercato internazionale, quelli che hanno costruito la loro fama in molteplici anni, non aderissero a questa politica "anti concorrenza", invece no anche ASUS, si piega al GPP e lo fa introducendo un nuovo brand dedicato ai Gamers, sotto il quale vendere tutti i prodotti AMD, mi riferisco ad AREZ (ovviamente derivato da ARES, il dio greco degli aspetti più violenti della guerra) che ovviamente ingloberà all'interno tutti i vari tier di prodotti come STRIX, Dual, Expedition e Phoenix.



Questa cosa è stata chiaramente spiegata da AMD sul proprio blog,  dove oltre a tirare qualche frecciatina alla sua controparte verde, spiega come altri partner AIB potrebbero (io direi "dovranno") presentare nuovi marchi dedicati alle schede RADEON.

Da questo si evince ovviamente che il ben famoso brand ROG, sarà dedicato ai soli prodotti Nvidia, sul sito Asus global infatti potrete già trovare il nuovo brand con tutte le sottocategorie di prodotti dedicati alle gpus AMD, detto ciò dal punto di vista delle tecnologie che Asus da anni sviluppa per i suoi modelli di schede grafiche custom, non cambia nulla, sia ROG che AREZ condivideranno le stesse features e la stessa qualità costruttiva, si tratta di nulla di più che di un rebranding anche se, ovviamente, agli occhi dei consumatori finali meno esperti si tradurrà in una differenziazione netta dei prodotti, come dicevo prima, il marchio ROG esiste da ben 12 anni, capirete da soli che è facile che chi si avvicina al mondo dei PC enthuisiasts, possa preferire un prodotto ROG ad uno AREZ, anche soltanto per sentito dire, quindi preferire un prodotto Nvidia ad uno AMD, ed è proprio questa la missione, diciamo meno alla luce del sole, del GPP.

Ad ogni modo sono curioso di una cosa in particolare, il marchio ROG, non è dedicato solo alle schede grafiche ma abbraccia in se tutta una linea di Schede Madri, Periferiche Gaming e di Controllo e Schede Audio, dedicati appunto ai Gamers più esigenti ed agli appassionati, ed è proprio sulla questione MoBo che mi viene il dubbio, le schede madri AMD sotto che brand verranno vendute? Continueranno ad essere vendute sotto il brand ROG? o verranno inglobate in AREZ? staremo a vedere.
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Nvidia GPP, Quando le Marketing Bull$##%t diventano Marketing Bullying


Nelle ultime settimane NVIDIA ha annunciato sul suo blog ufficiale, tramite un articolo dedicato che potrete visionare a questo link, la nascita del "GPP", acronimo di "GeForce Partner Program", un programma di partnership dedicato ai vari partners Aib, ovvero quelle case produttrici che acquistano i chip grafici da Nvidia e li montano sulle loro soluzione grafiche custom, per intenderci ASUS, MSI, GIGABYTE ecc, con l'obbiettivo di garantirgli priorità sulle nuove soluzioni hardware, possibilità di lavorare a diretto contatto con i loro team di ingegneri, visibilità in campagne marketing e tanto altro, insomma, per farla breve sembra nulla di più che una trovata marketing atta, secondo NVIDIA, a garantire ai videogiocatori la miglior esperienza di gioco possibile in quanto avrebbero un prodotto seguito in tutta la durata del suo sviluppo, hardware e software, da Nvidia stessa.

Insomma, nulla più della solita campagna marketing come detto sopra, SE, e sottolineo "SE" non fosse per un piccolissimo particolare assolutamente non trascurabile ma ci arriverò, ad ogni modo, come funziona esattamente il GPP?, ebbene, tralasciando l'abuso della parola "trasparenza" riportata praticamente quasi ad ogni riga, una frase in particolare di tutto l'articolo riportato nel link sopra mi ha colpito particolarmente;

"GPP ensures our engineering and marketing efforts support "brands consumers associate with GeForce." That "transparency" (ancora) will give gamers the confidence needed to make their purchase, whichever products they choose."

Frase che tradotta suona all'incirca così: "GPP garantisce che le nostre attività di ingegneria e marketing supportino "i marchi che i consumatori associano a GeForce". Tale trasparenza darà ai giocatori la sicurezza necessaria per effettuare il loro acquisto, indipendentemente dai prodotti che scelgono."
Analizziamo per bene quello che abbiamo letto, il punto principale è proprio quello che dice "i marchi che i consumatori associano a GeForce", già questo lascia intendere una cosa, alquanto strana, quali sono i MARCHI dei partners Aib dedicati ai prodotti GeForce?, NON ESISTONO, avete capito bene, NON ESISTE NESSUN MARCHIO AL MOMENTO DI ASUS, MSI, GIGABYTE, dedicato ai prodotti Nvidia, per dirvi, ASUS sono anni ormai che ha il suo brand dedicato ai gamers, ovvero ROG, MSI ha la sua linea MSI Gaming, quella col drago rosso per capirci, o la più recente AORUS di Gigabyte.

Tralasciando quei produttori che per propria scelta hanno deciso di utilizzare solo GPU di un brand anziché un altro, come ad esempio EVGA per Nvidia o SAPPHIRE per AMD, tutti i marchi di cui sopra sono infatti PROPRIETARI dei brand citati e rappresentano appunto una loro linea di prodotti dedicate ad un certo "target di consumatori" e non ad un certo brand, in quanti di voi posseggono ad esempio una GPU AMD della linea ROG Strix? o MSI Gaming? ed è esattamente questo il nocciolo della questione cari amici ed è qui che entra in gioco il programma GPP, in pratica Nvidia sta cercando di monopolizzare "i marchi" che i consumatori finali associano a prodotti di qualità superiore e purtroppo se ne vedono già i risultati, basti andare sul sito ufficiale di MSI Global, improvvisamente tutti i prodotti "MSI Gaming" dedicati alle soluzioni AMD sono SPARITI dall'elenco, troverete infatti solo le linee di prodotti reference o entry level.

Nvidia infatti sa che se un consumatore normale, non enthusiast come potremmo magari esserlo io e tutti voi che mi seguite, dinanzi alla scelta di una nuova scheda grafica, il 99% delle volte sceglierà quella che sulla scatola riporta la scritta "GAMING" o "XTREME" o "ROG Strix" ecc, monopolizzare questi concept di marketing infatti vuol dire distruggere la concorrenza, dando l'idea fasulla al consumatore che le linee di prodotti dei vari brand, che da anni ormai sono sinonimo di "qualità costruttiva superiore per le schede grafiche" e NON della qualità di una GPU, cambino totalmente significato, divenendo quindi un modo per diversificare i produttori di GPU, in parole povere, NVIDIA sta comprando letteralmente la FAMA che brand come ASUS, MSI o Gigabyte si sono guadagnate investendo risorse proprietarie per aumentare la qualità dei LORO prodotti custom e NON delle GPU, in modo da creare nella mente dei consumatori un'associazione tra le linee di prodotti di fascia alta dei vari brand e le gpu Nvidia, i vari partners Aib aderenti al GPP infatti non potranno più magari proporre una scheda grafica con gpu AMD sotto la linea di prodotti MSI GamingX ad esempio (come visto appunto sopra).

E chi non dovesse decidere di aderire al programma GPP? o se dovesse decidere di uscirne?, bene altro punto particolare di questa storia, analizzato nel dettaglio in un articolo riportato su hardocp, che vi invito a leggere tutto, dove in poche parole viene detto che;

" NVIDIA will tell you that it is 100% up to its partner company to be part of GPP, and from the documents I have read, if it chooses not to be part of GPP, it will lose the benefits of GPP which include: high-effort engineering engagements -- early tech engagement -- launch partner status -- game bundling -- sales rebate programs -- social media and PR support -- marketing reports -- Marketing Development Funds (MDF). MDF is likely the standout in that list of lost benefits if the company is not a GPP partner."

Che tradotto vuol dire che secondo NVIDIA, alle aziende converrà al 100% far parte del GPP ma che se dovessero scegliere di non farne mai parte o di non farne più parte perderanno tutti i benefici del GPP stesso, che includono, appunto come dicevo sopra; l'impegno nella collaborazione ingegneristica sul prodotto finale, le corsie preferenziali sulle nuove soluzioni grafiche Nvidia, le promozioni dei bundle con giochi, programmi di sconti di vendita, supporto per social media e pubbliche relazioni, rapporti di marketing e soprattutto "fondi di sviluppo marketing, (MDF), che per chi non lo avesse ancora capito si tratta di soldi destinati appunto al marketing, quindi non era tanto errato quando dicevo sopra che Nvidia sta cercando di comprare la Fama che i brand si sono guadagnati con i loro sforzi.

Insomma per come la vedo io, siamo dinanzi ad una vera e propria manovra anticoncorrenza che non tutela minimamente il consumatore finale e che forse, non sono un avvocato ovviamente per poter dare una versione esatta ma non sembra nemmeno essere tanto legale visto che per una cosa simile, in passato Intel ha dovuto sborsare parecchio di ammenda, ad ogni modo fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti lasciando però da parte per un secondo il fanboysmo che tanto attanaglia gran parte di voi.
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giovedì

Meltdown e Spectre FIX: How To "metterci una pezza"



Tutti ormai conosciamo Meltdown e Spectre, i due "bug" e non "Virus" come alcuni possono credere, rivelati al mondo informatico ad inizio di questo 2018, in breve, si tratta di alcune falle interne alle CPU stesse che consentono ai cattivoni di turno del web di leggere tutti i vostri dati sensibili senza scomodarsi troppo, ebbene a partire da qualche giorno infatti, Windows e svariati produttori hanno rilasciato diversi aggiornamenti, OS e BIOS per poter mettere una pezza a questi due problemi, ricordo a tutti che questi due bug, purtroppo, interessano tutta una vasta gamma di CPU, sopratutto Intel, anche vecchie di svariati anni, pare infatti che tali bug interessino praticamente quasi tutte le CPU rilasciate dal 1995 ad oggi, cosa che ho riscontrato con una CPU che avevo sotto mano, un Intel "Core2 Duo E7400", risultato effettivamente vulnerabile ad entrambi ma come ho scoperto che la mia CPU fosse effettivamente vulnerabile? ebbene, questo tutorial vi viene in soccorso ma andiamo con ordine.

Innanzi tutto dobbiamo procurarci alcuni semplici software che ci aiuteranno nella valutazione e "correzione" del nostro sistema, il più importante di tutti è "InSpectre" che potete scaricare a questo link ufficiale, vi ricordo inoltre, come riportato sul sito stesso GRC, che qualsiasi altro link diverso da quello ufficiale è da considerarsi inattendibile e potenzialmente dannoso, quindi, se dovete passarlo a qualche vostro amico vi consiglio di girargli questo articolo direttamente così da non rischiare di cliccare su falsi positivi di google, per ottenerlo vi basterà scorrere la pagina fino alla voce "download" e cliccare sul pulsante apposito, potete salvare il piccolo eseguibile direttamente sul vostro desktop.



Una volta scaricato il tool possiamo eseguirlo, all'avio, ovviamente se abbiamo attivo il controllo utente di windows dovremo cliccare su "Esegui". ci ritroveremo una schermata, preceduta da un segnale acustico, probabilmente molto simile a questa riportata sotto.


Non preoccupatevi, il controllo è praticamente istantaneo ma vediamo quindi cosa significano quelle tre diciture, la prima riguarda appunto "Meltdown", il fix per questo bug viene rilasciato dagli sviluppatori OS, da Windows per capirci, questo ci porta quindi al procedimento per ottenere il fix a questo primo bug, nulla di più semplice, vi basterà avviare l'utility di aggiornamento Windows, vi basterà cliccare sul tasto in basso a sinistra riportante il logo Windows e nella casella di testo che vi comparirà subito sopra, digitare Windows Update, questo vi porterà direttamente alla utility in questione, qui vi basterà avviare la procedura di ricerca, il fix per Meltdown è compreso in uno degli aggiornamenti più recenti rilasciati in questo mese di Gennaio 2018.
Se siete invece da sempre molto attenti agli aggiornamenti del vostro OS è facile che alla voce "Vulnerable to Meltdown" vi siate ritrovati un bel NO di colore verde, ebbene questo vuol dire che avete già scaricato gli ultimi aggiornamenti Windows e quindi non avete bisogno di alcun aggiornamento a riguardo.

Diversa invece è la situazione per quanto riguarda Spectre, in questo caso vi toccherà effettuare l'aggiornamento BIOS del vostro sistema, sappiatelo, non è nulla di complicato ma nel caso non abbiate troppa familiarità con questa operazione, vi consiglio caldamente di rivolgervi a qualche conoscente competente, nel caso in cui invece vogliate provare da soli ad effettuarla potete seguire le istruzioni riportate di seguito, ricordandovi che si tratta di un'operazione che può variare in base al produttore della scheda madre del vostro PC e che quindi alcuni passaggi potranno risultare differenti, inoltre "Google è vostro Amico" e potrete sicuramente trovare tutorial in giro relativi alla vostra situazione specifica ma vediamo assieme le linee basilari per effettuare questa operazione.

Innanzi tutto vi servirà conoscere il modello esatto della vostra scheda madre, qualora si tratti di un pc desktop assemblato da voi potrete verificarlo semplicemente dalla scatola della mobo in questione, in caso invece non abbiate modo di recuperarlo fisicamente potrete utilizzare CPU-Z, un software gratuito che vi consentirà tra le tante opzioni di controllo del vostro sistema anche di verificare la nomenclatura dei componenti, vi basterà infatti una volta scaricato e lanciato il programma, andare sulla scheda "Mainboard" per poterne verificare il modello.



Fatto questo dovrete andare sul sito ufficiale del produttore della vostra scheda madre, in questo caso ASUS e, una volta inserito il nome della scheda nella casella di ricerca, navigare fino alla pagina relativa al supporto e download, andando poi a scaricare l'ultima versione BIOS disponibile, fatto questo non vi resta altro che, copiare il file scaricato su una pennetta USB e tramite la funzione in BIOS "EZ Flash" di ASUS, selezionare il file scaricato in precedenza e seguire la procedura guidata fino al suo completamento, di norma tale operazione richiede non più di un 5 o 10 minuti, dipende dal sistema in questione, è importante però che durante tale operazione il pc NON VENGA SPENTO, in nessun modo, questo causerebbe un'errata sovrascrittura del BIOS rendendo la scheda madre inutilizzabile. 
Qui terminano i cenni base riguardo l'aggiornamento di un BIOS, ad ogni modo, tutti i produttori hanno sui loro siti moltissime guide dettagliate su come effettuare questa operazione, leggetele!, inoltre, alcuni di loro, mettono a disposizione anche delle versioni con eseguibile .EXE da avviare in windows stesso, che semplificano di molto tale procedura, oltre al fatto che molte schede madri di fascia alta moderne hanno come features un doppio chip BIOS (Dual BIOS) proprio per consentire questo genere di operazione, e non solo, in maggior sicurezza.

Una volta effettuate entrambe quindi le due operazioni citate sopra, possiamo riavviare InSpectre e verificare che il nostro sistema abbia effettivamente installato i fix per Meltdown e Spectre, il risultato sarà una schermata simile ad una di queste.



Detto questo resta però l'ultima voce da analizzare, ovvero "Performance", potrebbe accadere che a tale voce vi ci sia scritto "SLOWER", purtroppo, il valore ottenuto in questa dicitura non dipende da noi utenti, nel senso che riguarda la possibilità che il vostro sistema ottenga un downgrade nelle performance dovuto appunto all'installazione del fix per Spectre, è una cosa normale, ovvero è un qualcosa che Intel stessa ha dichiarato possibile che accada, soprattutto, anzi quasi sicuramente nelle CPU più datate (dalla 4° generazione a scendere), come nel caso del mio "Core2 DUO" citato sopra, la dicitura riportata in InSpectre però non indica che questi fix abbiano effettivamente rallentato il vostro sistema ma che il suddetto sia comunque un sistema che per caratteristiche, dovute principalmente al modello di CPU appunto, possa essere soggetto ad una effettiva diminuzione delle prestazioni, il "quanto" e il "se" vi siano state effettivamente, non sono dimostrabili se non facendo un raffronto di benchmark pre e post installazione fix, ad ogni modo si tratta di un downgrade impercettibile nell'uso quotidiano leggero di un PC, anche in Gaming le differenze risultano essere poco percettibili, viceversa, in applicazioni pesanti come rendering ed editing potreste riscontrare anche una cospicua diminuzione delle prestazioni, come ho detto sopra, purtroppo ci possiamo fare ben poco.

Spero che la guida vi sia risultata utile e di facile consultazione, per qualsiasi informazione aggiuntiva o perché no, qualsiasi integrazione vogliate fare alla stessa, sentitevi liberi di commentare sotto l'articolo, vi riporto inoltre i link ai siti dove ottenere i link citati nella guida in caso i primi non dovessero funzionare.

InSpectre: https://www.grc.com/inspectre.htm
CPU-Z: https://www.cpuid.com/softwares/cpu-z.html

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lunedì

CES 2018: AMD Tech Day - Nuova Roadmap, Ryzen APUs, Zen+ a 12nm, Vega a 7nm


Il CES è sicuramente uno degli eventi principali per quanto riguarda le nuove tecnologie e ovviamente i grandi produttori di hardware non perdono certo occasione per mostrare quelle che sono le loro nuove soluzioni in via di sviluppo e quali sono i loro piani per il futuro.
AMD è ovviamente tra questi e dopo quelle che sono state, personalmente parlando, i top e flop del 2017 della casa di sunnyvale, in ordine, Ryzen e VEGA, ha destato sicuramente l'interesse dei PC enthusiasts di tutto il mondo.

Per celebrare infatti l'inizio dell'annuale fiera CES, AMD ha invitato la stampa del settore a presenziare al suo evento dedicato a quella che sarà la Roadmap dei prossimi 3 anni, con ovviamente enfasi sulle ultime tecnologie in arrivo nel 2018.
I punti salienti includono quelle che saranno le prime APU Ryzen, la seconda generazione di CPU Ryzen realizzate utilizzando la microarchitettura "Zen +" con nuovo processo produttivo e l'arrivo di VEGA nel maggior numero possibile di segmenti diversi di mercato, tra cui una nuova gamma di GPU Vega dedicate al Mobile e la versione rifinita dell'architettura "Vega" che vedrà l'alba del processo produttivo a 7nm di GlobalFoundries.

Come anticipato sopra, la Roadmap presentata è sicuramente ricca di tante novità ma partiamo con ordine.


Per quanto riguarda le CPU, questo 2018 risulta sicuramente molto ricco, partendo proprio dal Q1 di questo nuovo anno, con l'arrivo delle nuove RYZEN 3 APU (CPU ZEN + GPU VEGA) dedicate al mercato mobile previste proprio per questi primi giorni di Gennaio, seguite dalle versioni desktop previste per circa la prima decade di Febbraio.
La nuova generazione di CPU desktop RYZEN con processo produttivo raffinato "ZEN+" è prevista invece per Aprile, quindi per il Q2 del 2018, stessa cosa, senza però una data precisa, per le APU mobile "Ryzen Pro", chiudono invece, almeno per ora, quelle che sono le novità previste per questo 2018, la seconda generazione di CPU "Threadripper" e i processori RYZEN Pro di seconda generazione destinati al mercato desktop, entrambe queste nuove soluzioni sono previste per la seconda metà dell'anno.
AMD ha fornito molte informazioni riguardo questa roadmap, spingendosi appunto fino al 2020, anno che dovrebbe vedere l'alba della 3° generazione di CPU basate su architettura ZEN, appunto "ZEN 3" che per l'occasione potrebbe vedere proprio il superamento del "tetto", chiamiamolo così dei "7nm", battendo di molto la concorrenza, va detto però che già ZEN+, un raffinamento dell'architettura presentata nel 2017, prevede un rimpicciolimento delle componentistiche elettroniche, si parla infatti di processo produttivo 12FP a 12nm di GlobalFoundries, che a detta di AMD, offrirà il 10% in più di prestazioni per watt rispetto all'attuale processo 14LmP a 14nm, va detto inoltre che AMD, già con i primi RYZEN dell'anno scorso, chiarì che la nuova piattaforma AM4 sarebbe stata unica per tutta la roadmap dei prossimi 4 anni, ed è stata di parola, infatti tutte le nuove CPU, ma soprattutto le architetture in arrivo avranno come piattaforma l'AM4, ovviamente ci saranno nuovi chipset, magari con features particolari, più moderne, per giustificarne l'acquisto, al CES infatti è stato possibile già vedere alcuni prototipi di MoBo X470, ma la compatibilità è stata assicurata, quindi è molto probabile che chi di voi abbia una motherboard X370 potrà montarvi tutte le nuove CPU future previa probabilmente e ovviamente un aggiornamento BIOS.
Come detto, tante novità e alcune di queste sono già arrivate, AMD ha infatti confermato, un taglio sul prezzo di TUTTE le sue CPU ZEN, rendendo soluzioni come il RYZEN 7 1700 e il RYZEN 5 1600, già estremamente interessanti dal punto di vista prezzo/prestazioni, ancora più appetibili.


Meno sostanziosa invece è stata la roadmap per il reparto GPU, anche quest'ultima riguardante un periodo di 3 anni, con un 2018 che vedrà per lo più l'arrivo ufficiale delle soluzioni custom per desktop di VEGA 56 e 64 ma anche alcune novità sicuramente interessanti, come ad esempio le soluzioni VEGA mobile e il raffinamento dell'architettura VEGA che passa dai 14nm al nuovo processo produttivo a 7nm, sicuramente interessante per le stesse premesse fatte sopra riguardo le CPU ma in questo caso specifico in una soluzione grafica dedicata al machine learning. Per vedere però le prime schede consumer a 7nm dovremo aspettare il 2019 e la nuova architettura NAVI, mentre, per il 2020, anche per quanto riguarda le GPU, è stato fatto cenno al superamento del traguardo del processo produttivo a 7nm, indicato appunto con la dicitura "7nm+" con una nuova architettura, evidentemente non ancora battezzata e quindi denominata semplicemente "NEXT-GEN".
Per quanto riguarda invece il "gossip" che vedeva AMD pronta ad una collaborazione con Intel per soluzioni miste con grafica RADEON, tutto vero, è stata infatti confermata questa collaborazione che dovrebbe dare vita a custom chip con cpu e gpu integrata per soluzioni gaming (praticamente delle APU con CPU Intel e GPU AMD).

Volendo fare qualche supposizione, potrei dire che, AMD stia pensando ad una certa lineup di prodotti strutturata in modo tale da evolversi su entrambi i mercati, per intenderci, non mi sembra un caso che ZEN2 sia prevista proprio per il 2019 assieme a NAVI, entrambe le due architetture infatti saranno basate su processo produttivo "ottimizzato" a 7nm, quest ultimo probabilmente testato sulle VEGA dedicate al machine learning previste per questo 2018, il che fa pensare ovviamente alle APU ZEN2 aventi sicuramente come GPU integrata l'architettura NAVI.
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martedì

Threadripper & RADEON VEGA: AMD ha deciso di fare sul serio! PART 2


Eccoci qua con la seconda parte dell'articolo iniziato un paio di settimane fa, stavolta è il turno di VEGA, la nuova architettura di AMD per soluzioni grafiche dedicate, approfitto inoltre per scusarmi per il ritardo col quale è uscito questo articolo ma non è stato possibile fare prima, cosa che però è tornata utile visto l'evolversi di vicende diverse legate a questi nuovi prodotti.
Partiamo col dire quali sono i modelli annunciati e dove si collocano, eviterò di portarvi i classici benchmark facilmente reperibili in rete visto che non avrebbe troppo senso non essendo stato io stesso ad effettuarli, ad ogni modo però, durante questo articolo, come di consueto, vi esporrò alcune considerazioni mie personali.



I modelli presentati sono due, o meglio, due sono le versioni della GPU VEGA10, montate sulle soluzioni che al momento sono, per modo di dire, in commercio, mi riferisco alla RX VEGA 56 (gpu Vega10 XL) e alla sorella maggiore RX VEGA 64 (gpu Vega XT), la differenza tra le due? il numero di "Compute Units" GCN che le due GPU offrono all'utente finale, ovviamente 56 e 64, inoltre, per la RX VEGA 64 è prevista anche una soluzione "CLC", non acquistabile però in modo classico ma lo vedremo poi.

Sulla carta si evince subito che si tratta di prodotti dall'elevata capacità computazionale, vera potenza bruta, la sola VEGA 56 è capace di ben 10.5 TFLOPs, che però non sempre si traduce in "FPS" quando parliamo di giochi.
Queste soluzioni infatti, sono pensate per "giocarsela" in ambito videoludico con le GTX 1070 e 1080 di Nvidia e non con la GTX 1080Ti, cosa che in molti ci auguravamo.
Altra cosa che salta subito all'occhio è la frequenza delle GPU, AMD ha fatto un ottimo lavoro sotto questo aspetto, molti consumatori in passato, tendevano ad evitare l'acquisto di schede grafiche di questo brand anche perché attirati dai clock più alti delle soluzioni della concorrenza, sembra assurdo ma davvero in passato c'è stato chi ha scelto la sua scheda video in base al mero valore di clock della stessa pensando erroneamente che più fosse alto questo valore, più alte sarebbero state poi le prestazioni in gioco, un po come quando, in uno dei tanti negozi delle grandi catene d'elettronica, l'addetto di turno vi consiglia un laptop o un desktop preassemblato in base al numero di "GIGA" di memoria che quel prodotto ha.

Ad ogni modo le RX VEGA, così com'è stato per la VEGA FE (Frontier Edition), sembrano essere dedicate ad un pubblico misto, mi spiego meglio, AMD pare abbia utilizzato la stessa politica applicata per le CPU RYZEN, ovvero, proporre una linea di prodotti che strizza l'occhio sia ai gamers sia hai content creators, programmi professionali che richiedono una maggiore potenza dal lato dei calcoli in virgola mobile, potranno sicuramente sfruttare al meglio queste nuove soluzioni grafiche, per non parlare del Mining delle cryptovalute.
Insomma, le RADEON RX VEGA, sembrano essere molto più che semplici schede grafiche da gioco, purtroppo però non è tutto oro quello che luccica, una delle cose che mi sono lasciato per ultimo riguarda appunto due aspetti che di sicuro non passano in secondo piano, mi riferisco al consumo e al prezzo.

Partiamo dalla nota a mio avviso più dolente, sono schede che hanno consumi molto elevati, troppo elevati, basti vedere la tabella in alto per capire di cosa parlo, la stessa AMD infatti consiglia PSU da ben 600W per la soluzione grafica di fascia più bassa VEGA 56 e sinceramente parlando, mi sembra davvero troppo, certo c'è da dire però che tutte le soluzioni VEGA presentono diversi profili BIOS on board, a basso consumo, standard e turbo, attivabili tramite switch e tramite software che consentono a chi lo desiderasse di rinunciare a un po di prestazioni per abbassare un po i consumi finali ma va detto anche che parliamo di TBP, ovvero Total Board Power, magari le versioni custom dei partners Aib potranno essere più efficienti da questo punto di vista.

Infine il prezzo, se n'è discusso molto in questi ultimi giorni, gli MSRP "ufficiali" sono riportati, sempre, nella tabella sopra, il problema però è sorto proprio in queste ultime 72 ore circa, ovvero le schede, o per meglio dire, la RADEON VEGA 64 (unica già in commercio), viene venduta con un sovrapprezzo di minimo $100 USD, il motivo? pare si tratti di una bassa disponibilità dei magazzini, molti parlano di aumenti di prezzo delle memorie HBM2, qualcun altro parla di costo delle componenti elettroniche, altri invece danno la colpa ai "Miners", questi ultimi protagonisti proprio dell'aumento spropositato del prezzo delle RX 570/480/580, schede ormai famose per il loro altissimo rapporto prezzo/prestazioni computazionali, utilizzate in questi ultimi mesi per minare Ethereum, Bitcoin e altre cryptovalute, una cosa che le ha rese praticamente irreperibili agli utenti classici, rendendo difficile anche per noi che parliamo di questi argomenti e consigliamo configurazioni, il proporvi sistemi budget.
AMD ci aveva pensato al problema dei miners, infatti fu annunciata una campagna dedicata al lancio delle nuove VEGA sotto pacchetti dedicati ai videogiocatori, le schede infatti sono state proposte in bundle, dal prezzo maggiorato ovviamente, con però alcuni vantaggi interessanti.



I Radeon "Packs" pensati da AMD sono tre e variano per modello di GPU, tra l'altro questi packs sono anche l'unico modo per poter ottenere la soluzione VEGA 64 CLC di cui vi parlavo sopra, oltre che la versione LE della RADEON 64 AirCooled.
L'idea dietro a questi bundle è proprio quella di creare un prodotto più appetibile per i gamers o comunque per gli utenti finali che non hanno scopo di mining, offrendo infatti dei buoni sconto per CPU+MoBo combo, Ryzen ovviamente, ($100 USD), Monitor ($200 USD) e due giochi.
Tutto molto bello ma per quanto, come già detto sopra, possa sembrare, questa dei packs, una soluzione interessante purtroppo ha delle lacune, sembra infatti che AMD non curi personalmente la fornitura di questi buoni, il che lascia quindi sempre a discrezione del rivenditore terzo, la possibilità di applicarli o meno e soprattutto al prezzo che vuole lui, tra l'altro con il sovrapprezzo già verificatosi per le schede grafiche prese singolarmente, immagino che la cosa possa ripercuotersi anche su questi packs, purtroppo è stata fatta e c'è tutt'ora troppa confusione e questo aspetto rende a mio parere difficile poter consigliare per ora questo prodotto, non sto parlando di flop attenzione, le schede sono assolutamente valide dal mio punto di vista, vi basta cercare appunto qualche bench in rete per capirne di più ma con questa situazione dei prezzi e le versioni reference dal consumo decisamente alto penso che difficilmente vedremo le RX VEGA dominare le loro fasce di mercato. 
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giovedì

THREADRIPPER & Radeon Vega, AMD ha deciso di fare sul serio! PART 1

THREADRIPPER & Radeon Vega, questi i prodotti che hanno tenuto sulle spine gli appassionati di PC hardware di tutto il mondo, fanboy e non del Team RED.
Fortunatamente l'attesa è finita, AMD ha infatti provveduto negli ultimi giorni a rilasciare, per via mediatica o eventi a tema, tutte quelle informazioni che per mesi sono state muse ispiratrici di congetture da parte di tutti noi PC Enthusiast.
Poichè l'articolo potrebbe diventare parecchio lungo, ho pensato di scinderlo in due parti, la prima dedicata alle nuove CPU mentre la seconda dedicata alle nuove GPU.

Partiamo quindi da Threadripper, nei giorni scorsi abbiamo scoperto, prima che AMD chiedesse a Der8auer di rimuovere il video in cui ne mostrava il procedimento, di come fosse possibile rimuovere l'IHS dal die della CPU, scoprendone la struttura, ora però sappiamo quelli che saranno i modelli previsti per il mercato, 3 in tutto, tutti con frequenze importanti e senza alcuna castrazione dell'architettura, un'idea sulla quale AMD ha puntato fin da subito, a differenza di Intel che ha scelto invece un approccio un pochino più discutibile.



Come possiamo vedere dall'immagine superiore, il modello top di gamma è il 1950X, che vanta gli ormai famosi 16 cores 32 threads tanto pubblicizzati a seguire troviamo il 1920X, un interessante 12 cores 24 threads e infine l'entry level 1900X un 8 cores 16 threads.
Interessante proprio quest ultimo, seppur avente "solo" 8 cores 16 threads, come i RYZEN 7, vanta tutte le features della piattaforma Threadripper, quindi 64 PCIe Lanes, moltiplicatore sbloccato per OC, supporto per memorie DDR4 in quad channel (si parla di 256 GB!), inoltre posso dirvi che il Die della CPU dovrebbe essere lo stesso di quello delle versioni superiori (della stessa grandezza insomma), sarà interessante quindi capire cosa troveremo sotto l'IHS e come quindi possa funzionare l'infinity fabric di AMD per consentire alle CPU di "dialogare" tra loro, forse i processori sul die principale saranno 2 e non 4 come visto nell'articolo dove abbiamo parlato del delidding.

Sicuramente non meno interessanti sono anche i prezzi proposti, $999 per il TR 1950X, $799 per il TR 1920X e $549 per l'entry level TR 1900X, certo a questo poi si dovranno sommare i prezzi di MoBo e RAM ma è interessante l'idea di poter sfruttare le features di Threadripper anche senza dover spendere una fortuna, mi riferisco per lo più alle 64 (60 CPU + 4 Chipset) PCIe lanes, estremamente utili per coloro che pensano ad un sistema multi gpu senza dover sacrificare altre schede d'espansione, come SSD, AUDIO cards ecc.

Veniamo dunque alla prestazioni, AMD ha rilasciato non poche slide in questi giorni, alcune delle quali durante l'evento "Capsaicin" al Siggraph 2017, in attesa di poter mettere le mani su un ecosistema Threadripper non posso far altro che riportarvi quelle che sono le slide di comparazione rilasciate da AMD stessa, ovviamente vanno prese "cum grano salis" in quanto non si conoscono le specifiche dei sistemi in comparazione ma è comunque interessante intravedere le potenzialità di queste nuove CPU.


La prima comparazione riguarda il TR 1950X vs I9 7900X, AMD continua con il comparare i prodotti per fascia di prezzo, una scelta sicuramente vincente a mio avviso, proprio perché il fine ultimo è quello di far capire all'acquirente finale che spendere i suoi soldi in un modo anziché in un altro gli conviene. Il 1950X quindi, garantirebbe un buon 38% di prestazioni in più rispetto alla controparte Intel di egual prezzo nel bench multithreads di Cinebench.
Ovviamente ricordo che i RYZEN THREADRIPPER sono delle CPU dedicate principalmente a un pubblico di professionisti, in particolar modo a chi lavora in ambiti come grafica 3D, photo editing e video editing, tutte applicazioni che beneficiano enormemente di CPU in grado di elaborare elevati numeri di processi.


Interessante vedere come anche il TR 1920X, sia in grado di garantire prestazioni di una decina di punti percentuale superiori ad una CPU dal costo più elevato, certo anche qui si tratta dello stesso benchmark, ovvero il multithreads di Cinebench, l'i9 7900X è una cpu con 10 corese e 20 Threads, quindi qualcuno potrebbe pensare che non sia un confronto corretto visto il maggior numero di cores e threads delle CPU AMD ma come detto sopra, queste slide hanno come principale metro di valutazione il prezzo.



Le immagini sopra mostrano appunto, altri confronti tra le tre CPU viste fin ora su applicazioni professionali, sempre tenendo conto del rapporto prezzo/ prestazioni.
Threadripper è sicuramente un prodotto sul quale AMD ha investito molto, mi piace il fatto che la stessa AMD non abbia semplicemente detto ai potenziali clienti che le loro CPU sono migliori di qua e di la, buttando dati a casaccio con un "+" accanto per far capire che sono superiori ma che abbia voluto dare oggettivamente un'idea agli acquirenti finali di cosa potrebbero effettivamente ottenere, l'esempio è proprio il bench del 1920X su Adobe Premiere Pro, dove il prodotto AMD risulta inferiore del 5% alla controparte Intel ma ricordiamoci che si tratta di una CPU che costa $200 in meno.


Interessanti sono anche le informazioni che AMD ha fornito a riguardo dei consumi di queste CPU, secondo quanto riportato nella slide infatti il 1950X avrebbe un consumo medio effettivo (quando si legge "wall" s'intende appunto il quantitativo di Watts che vengono prelevati dalla presa elettrica) inferiore del 2% rispetto alla controparte Intel, una differenza davvero minima che però acquisisce valore in quanto forte di un 29% di prestazioni in più.


Veniamo quindi alle date di uscita, per i 1950X e 1920X l'uscita ufficiale è prevista per questo 10 Agosto, l'entry level 1900X invece sarà disponibile dal 31 Agosto, la confezione delle CPU conterrà oltre al cacciavite per poter aprire il socket anche un'adattatore per i dissipatori a liquido AIO di derivazione Asetek, le tre CPU infatti non verranno fornite di dissipatore stock, una scelta forzata visto che si tratta di CPU con TDP dichiarato di 180W, vi riporto di seguito quelli che sono attualmente i modelli che garantiscono la compatibilità

Arctic: Freezer 33, Liquid Freezer 240, Liquid Freezer 360
Cooler Master: Hyper 212 TR Edition, MasterLiquid 240
Corsair: H80i v2, H105, H100i v2, H115i
Cryorig: A40, A40 Ultimate, A80
EVGA: CLC 280
NZXT: Kraken X52, KrakenX61, KrakenX62
Noctua: NH-U14S TR4-SP3, NH-U12S  TR4-SP3, NH-U9 TR4-SP3
Thermaltake: Water 3.0 Riing RGB 360, Water 3.0Riing RGB 280, Water 3.0Riing RGB 240, Water 3.0 Ultimate, Water 3.0 Extreme

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venerdì

DER8AUER l'ha fatto di nuovo... AMD Threadripper delidded!



ThreadRipper è quasi alle porte, manca davvero poco affinché vengano consegnate le nuove CPU di casa AMD dedicate al mercato Enthusiast ma alcuni fortunati hanno già potuto ammirare questi processori da vicino.

Uno di questi è stato il noto overclocker Der8auer, il quale ha potuto non solo mettere le mani su questa nuova CPU in anteprima ma ha anche provveduto, come suo solito fare, a rimuoverne l'IHS per scoprirne il Die, portando alla luce del sole cose davvero interessanti.

L'intero processo è stato documentato in un video, riportato a fine di quest'articolo, realizzato dallo stesso Der8auer per il suo canale Youtube, il video mostra com'è stata eseguita l'operazione di delidding di questa CPU, operazione non semplice poiché tutte le nuove CPU di AMD sono "saldate" e non incollate come quelle Intel, una differenza degna di nota visto che da questa scelta dipendono le temperature che la cpu può raggiungere, Intel infatti, non ha mai tradito le aspettative sotto questo punto di vista, continuando con l'incollare IHS e Die inserendo nel mezzo TIM di bassa qualità, costringendo l'utente finale a deliddare la propria CPU, invalidandone la garanzia ovviamente, per poter sostituire la TIM stock e ottenere prestazioni migliori.

Nel video possiamo vedere come l'operazione di delidding abbia richiesto non poco olio di gomito e qualche strumento non propriamente alla portata di tutti, come una "stazione saldante ad aria calda", tipicamente utilizzata per dissaldare e saldare componentistica elettronica dai PCB, in questo caso specifico, utilizzata appositamente per sciogliere lo strato di "Indio" che legava il Die della CPU al suo IHS, la stessa identica soluzione vista in precedenza su RYZEN 7, del quale abbiamo parlato in un articolo a questo link.

Come si può vedere dal video, la CPU viene dissaldata riscaldando l'IHS, portandolo ad una temperatura, controllata tramite un sensore, di circa 188° C, questo perché, al punto di fusione dell'indio, di circa 157°, l'IHS non mostrava alcun cenno di cedimento, costringendo così Der8auer ad alzare la temperatura cercando di restare però sempre al di sotto dei 190° per evitare di danneggiare la CPU.

Una volta completata l'operazione di delidding s'è potuto notare subito la struttura di Threadripper, sapevamo già che si sarebbe trattato di due CPU RYZEN unite tra loro ma nel video viene mostrato un Die con ben 4 CPU, questo fa pensare ovviamente ad EPYC e al fatto che quindi le CPU Threadripper siano dei modelli EPYC con due sezioni , o meglio due delle 4 CPU, disabilitate o forse addirittura non funzionanti, cosa che purtroppo non è stata possibile testare, infatti il processo di delidding ha danneggiato la CPU rendendola inutilizzabile, il motivo?, beh Der8auer nel video non lo spiega, o meglio non è stato in grado in un primo momento di motivarlo, ma da una delle foto messe da lui stesso a disposizione di tutti nella descrizione del video ho potuto notare una cosa interessante.


La foto sopra è quella incriminante, quella che lo stesso Der8auer definisce "la prima", nel senso che si tratta della prima foto effettuata subito dopo l'avvenuto processo di delidding, senza quindi pulire la CPU, ovviamente ho provveduto a segnarne sopra quelli che penso possano essere stati i motivi che hanno portato alla morte della CPU.
Da quanto si evince dalla foto i colpevoli sembrano essere due condensatori, quello segnato col numero "2" leggermente fuori dalla sua sede, non è anomalo trovare qualche micro componente non propriamente in linea con il suo alloggio sul PCB ma in questo caso si nota che il condensatore è discostato tanto quanto basta per rompere il contatto con alcuni pin.
Il condensatore n°1 invece, beh qua possiamo togliere il "leggermente" dalla descrizione riportata sopra, il componente in questione risulta totalmente dissaldato dalla sua sede, andando poi a finire su una delle CPU, impastandosi con l'indio della saldatura dell'IHS, non riesco però a capire da dove sia saltato via, in quanto sul Die vi sono tante altre sedi non popolate già di partenza.

Il motivo di questi dissaldamenti? beh, è facile che sia stato dovuto al processo di delidding stesso, come possiamo vedere, l'IHS ricopre tutta la superficie del Die, quindi anche i condensatori posti tutt'attorno, fin qui niente di anomalo ma in questo caso la seconda linea di condensatori, quella più esterna, si trova in prossimità del sigillante, da questo possiamo supporre che le cause di questi dissaldamenti siano due.

La prima potrebbe riguardare proprio l'utilizzo di una stazione saldante ad aria per riscaldare l'IHS al fine di scogliere la saldatura ad Indio, come detto sopra, der8auer ha portato la temperatura dell'IHS a circa 180°, in quanto s'è reso conto chei classici 157° non erano sufficienti, ora, l'esigenza di aumentare la temperatura è nata dal fatto che la CPU presenta all'interno anche una sporgenza, opportunamente provvista di sigillante siliconico.
Di norma, le CPU presentano il sigillante siliconico solo attorno al bordo dell'IHS, è questo sigillante infatti che tiene incollati Die e IHS, nel caso di Threadripper però, o meglio EPYC, essendo il Die estremamente grande è evidente che in AMD abbiano deciso di aumentarne la resistenza strutturale creando un altro punto di appoggio per l'IHS al centro del Die stesso, ora, sempre parlando di normalità, questo sigillante viene rimosso applicando una notevole pressione o utilizzando delle sottili lame, da rasoio o quelle dei taglierini, cosa che sarebbe stata impossibile da fare vista la posizione centrale di quell'altra striscia di sigillante, ecco perché quindi i canonici 157° di fusione dell'indio non sono bastati.

fonte: ing.unitn.it

Questa ipotesi risulterebbe abbastanza attendibile in quanto le saldature di componenti micro elettronici vengono effettuate con una lega autettica di stagno e piombo con percentuali variabili, solitamente 63% stagno e 37% piombo (63Sn-37Pb), la cui temperatura di fusione è di circa 183°, ovviamente non sappiamo che lega abbia utilizzato AMD nella saldatura di quei condensatori ma i 188° raggiunti da Der8auer ora acquisiscono un certo peso nella risoluzione di questo caso.

La seconda causa invece, è da attribuire alle lamette utilizzate per tagliare il sigillante, o meglio al fatto che non ci si aspettava una fila di condensatori posta subito dopo il sigillante, le lamette infatti nel video vengono poste ai 4 angoli della CPU, per generare quindi pressione tra Die e IHS, è probabile quindi che i due condensatori, nello specifico, quello che ho indicato col n°1, siano stati letteralmente tagliati via dalle loro sedi poste agli angoli del PCB.

Purtroppo non sono in grado di stabilire quale sia stata la causa reale che ha portato poi alla morte della CPU, lo stesso Der8auer non ha potuto fare altri tentativi visto che quella mostrata nel video era l'unica Threadripper in suo possesso, sperò però di avervi dato quanto meno una base su cui riflettere, utile magari per elaborare una vostra ipotesi.


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lunedì

AMD, primi leaks su VEGA e RYZEN 9

Grosse novità in casa AMD, da poche settimane dall'uscita delle schede RX 500, sono trapelate le prime informazioni più concrete riguardo VEGA, ovvero la serie di nuove GPU che dovrebbero competere per prestazioni nelle fasce di prezzo dove per ora NVidia detiene il monopolio.
La news proviene dal sito a tema tech Digiworthy.com, il quale riporta non solo la nomenclatura delle nuove schede video ma anche quello che dovrebbe essere il prezzo ufficiale suggerito dalla casa di Sunnyvale.



Da quanto possiamo evincere, la prima scheda ad essere immessa sul mercato potrebbe essere la RX Vega Core, con un prezzo di $399 e che dovrebbe essere in grado di garantire prestazioni uguali o superiori alla GTX 1070 di NVidia.
La seconda scheda dovrebbe essere la RX Vega Eclipse che dovrebbe competere nel territorio della GTX 1080, proposta però ad un prezzo più competitivo, si parla infatti di $499, mentre l'ultima delle tre pare si chiamerà RX Vega Nova e sarà la top di gamma di queste nuove GPU, la scheda infatti pare sia stata progettata per garantire prestazioni anche superiori alla GTX 1080 Ti, il tutto con un MSRP di $599.
Per quanti riguarda il lancio ufficiale, si parla del 5 Giugno prossimo per le versioni reference, in concomitanza con il Computex e in linea con quelle che erano state le prime dichiarazioni di AMD, ovvero il secondo Trimestre del 2017, le novità però non finiscono qui.

Secondo quanto riportato da Wccftech, ci sarebbero nuove e più dettagliate info a riguardo della prossima linea di CPU della famiglia RYZEN, spuntano infatti non solo le nomenclature ma anche le frequenze e i TDP, ancora nessun dettaglio sulla data ufficiale di lancio ma si pensa arriveranno per metà anno.
Le nuove CPU si chiameranno infatti RYZEN 9 Threadripper, una nomenclatura scelta magari appositamente per competere con i prossimi I9 di Intel, la linea comprende ben nove modelli dei quali alcuni provvisti, come abbiamo già visto per la serie RYZEN 7 e RYZEN 5, della tecnologia XFR (eXtended Frequency Range) e quindi caratterizzati dalla "X" nella nomenclatura. 
Tutte le nuove CPU supporteranno memorie DDR4 in Quad Channel, disporranno di ben 44 lanes PCIe e saranno compatibili con il nuovo, mostruoso, socket SP3r2 da ben 4094 pins, si tratta di un socket LGA e non PGA come i RYZEN Summit Ridge visti fin ora, ricavato da una versione modificata del socket SP3 originariamente concepito e progettato per la CPU Server con architettura ZEN da 32 Cores, Naples. 



Come possiamo vedere dalla tabella sopra, la prima cosa che salta subito all'occhio sono il numero di Cores dei quali AMD ha deciso di dotare le sue nuove CPU, partendo da ben 10/20 Cores/Threads per i modelli che presumibilmente saranno di fascia più bassa per arrivare ai due top di gamma aventi ben 16/32 Cores/Threads. Estremamente interessanti però sembrano essere le soluzioni di fascia media, due in particolare, il Ryzen 9 1956X, avente 12/24 Cores/Threads e il Ryzen 9 1976X avente 14/28 Cores/Threads e dotato inoltre di quello che sembrerebbe essere il boost clock più alto di tutta la nuova gamma di CPU, ben 4.1 GHz.
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